Intervista a Giuseppe Conte di Makers at Work

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Ciao Giuseppe, intanto GRAZIE per averci concesso questa intervista!

Il tuo canale YouTube Makers At Work è il primo canale del Movimento Maker in Italia, con quasi 150,000 iscritti e almeno 1 video a settimana dal 2014, anno in cui l’hai lanciato.

Numeri importanti che ti rendono di fatto un punto di riferimento nel mondo del Fai da Te e non solo.




Parlaci dei tuoi inizi, perché hai deciso di aprire un canale YouTube?

È nata partendo dalla passione, dalla passione del fai da te e dallo sporcarsi le mani. Praticamente scopro YouTube nel 2007 ai suoi inizi, ed in particolare la comunità dei maker americani. Da lì nasce tutto. Per tanti anni ho seguito gli americani pensando sempre: “Ma in Italia non c’è nessuno che fa questa particolare tipologia di Fai-da-Te? Questi progetti sulla falegnameria o sulla saldatura?”

Per parecchio tempo penso ad aprire il mio canale, mi faccio coraggio, anche perché ero una persona molto introversa, poi grazie anche al canale sono diventato molto estroverso. Nel 2014 apre il canale portando questa tipologia di prodotto e di video editing, ed il canale esplode.


Possiamo dire che il tuo hobby sia diventato un lavoro? Quando hai sentito che qualcosa stava cambiando e che bisognava “cavalcare l’onda” del cambiamento?

Per svariati anni ho mantenuto il mio precedente lavoro. In quel periodo il tempo che dedicavo al mio canale YouTube era il tempo libero, le notti, i sabati e le domeniche. Da cosa nasce cosa e, guardando sempre alla comunità americana, ho capito che poteva esserci qualcosa di più.


E quando è stato il momento?

Guardando uno Youtuber americano che disse “Io lascio tutto e faccio questo per lavoro”. Li mi si aprì un mondo, dedicare tutte la mie energie al canale.

Cosa che spero di fare anche io con gli appassionati italiani che vorrebbero farlo per lavoro, c’è spazio per tutti.


E tu che consigli daresti a chi vuole addentrarsi in questo mondo?

Chi vuole iniziare in questo mondo deve “farsi il mazzo”. Io ho iniziato quando ancora c’erano 3 persone che guardavano i video e 3 che li facevano, oggi siamo in migliaia che realizzano video quindi c’è un pò più di competizione.

Ma se sei mosso dalla passione abbinato al grande lavoro si possono ottenere grandi avventure e grandi vittorie. Però ci vuole costanza.

Se oggi dovessi aprire un canale Youtube consiglierei un anno di programmazione settimanale e poi inizi a tirare le somme. Fare 50 video per un anno poi iniziare a vedere che cosa funziona e cosa non funziona.


Questo tuo lavoro parte da una passione, chiaramente non è facilissimo farlo

Diciamo che negli ultimi anni abbiamo avuto questo incremento nei contenuti online e dobbiamo considerarla una materia come una classica Media Company. È un settore nuovo in Italia, un settore vergine e ancora giovane quello della realizzazione dei video e dei social network, soprattutto nel nostro settore tecnico di falegnameria e saldatura e l’industria.

Magari le industrie più grosse sono e più stanno indietro perché è molto più difficile approcciare a questa nuova materia.

Ormai è un mestiere a tutti gli effetti.


Come ti è cambiata la vita da quando hai cominciato ad avere numeri importanti?

Assolutamente sì, ma poi sono ritornato nei miei passi, sono ritornato il Giuseppe di una volta. Quando ho iniziato ad avere il riscontro del pubblico e le aziende hanno iniziato ad interessarsi al canale ho dedicato sempre più tempo al lavoro.

Ho dedicato alcuni anni della mia vita a lavorare 7 giorni su 7 e 24 ore al giorno. Mi ero appena sposato e trasferito a L’Aquila e con mia moglie ci vedevamo solo a pranzo perché io mi svegliavo presto e lei andava a lavorare alle 4. Quindi io avevo molto “tempo libero” oltre al lavoro e indovina, l’ho dedicato al canale.

Nel tempo mi sono reso conto che quando inizia ad essere passione e lavoro, senza avere del tempo libero questo, come qualsiasi altro mestiere, ha i suoi pro e i suoi contro.

Negli ultimi 2 anni ho iniziato a dedicare maggiore tempo alla mia famiglia, quindi sono ritornato ad un lavoro più “standard”.


Cosa comporta in termini di energia e di tempo gestire un canale YouTube come il tuo?

Prima se per fare un video ci impiegavo 5 ore oggi mi servono 5 giorni in modo da migliorare sempre la qualità. Uno deve sempre cercare di migliorare.

Se i nostri genitori imparavano 50 anni fa una competenza e questa gli serviva per 50 anni. Oggi una competenza dura un anno massimo. Devi restare sempre aggiornato su qualsiasi cosa, soprattutto in questo settore.

I nuovi macchinari, la nuova telecamera, i nuovi contenuti i nuovi Trend, si deve stare sempre sul pezzo.


Secondo te quanto incide ai fini della realizzazione di un progetto la qualità dell’attrezzatura usata? In percentuale?

È fondamentale, io quando ho iniziato ero anche inesperto quindi si abbinava la mia inesperienza ad attrezzature di bassa qualità. Poi ho scoperto l’utilizzo di attrezzature, che possono essere da hobbista più evoluto o professionali, ti danno una marcia in più.

L’attrezzatura professionale che cosa fa? Batte sulla velocità. Pure nel nostro mondo semi-professionale, hobbistico o di piccolo artigiano, aiuta tantissimo nella velocità e nella standardizzazione del lavoro.

Io me ne sono accorto negli anni. Facevo lavori, dal semplice incastro nel legno alla saldatura, e sono migliorato nettamente rispetto a quando utilizzavo le mie vecchie attrezzature. Soprattutto in materia di falegnameria e saldatura dove le attrezzature sono il perno fondamentale.

Ad oggi per me le attrezzature non sono più un problema, visto anche le tante aziende che vogliono collaborare con il mio canale.


Ricevi tanti apprezzamenti dai tuoi follower, qual è la cosa che ti colpisce di più di loro?

È stata una delle più grosse soddisfazioni della mia vita avere il riscontro del pubblico, perché come persone avere un riscontro è una cosa fantastica.

Oggi ancora mi ci devo abituare, perché è sempre bello ricevere apprezzamenti. Dall’altro canto ho dovuto disattivare tutte le notifiche dei social [ride].

Tra le e-mail, messaggi su Instagam e YouTube arrivavano circa 200/300 notifiche alla settimana quindi ho dovuto disattivarle.


Come fai a gestire una tale mole di messaggi?

Io dedico uno slot di tempo a settimana a rispondere ai messaggi ma sono molti di più di quelli che riesco a gestire. Dovrei dedicarmi full-time a rispondere a tutti i messaggi, come un’assistenza clienti. Purtroppo quindi non riesco a rispondere a tutti.

Tante volte arrivano messaggi che sono delle vere e proprie consulenze come ad esempio: “Devo rifare la cucina, che materiale devo utilizzare?” Queste sono facili da rispondere, ma se mi chiedono una particolare verniciatura, per un particolare utilizzo, li avrei bisogno di mezz’ora per rispondere.


In questo caso avete pensato a dei libri o altre risorse per aiutare gli utenti che ti seguono?

Da quando abbiamo aperto la scuola di formazione, ma anche la casa editrice, andiamo a creare i nostri prodotti per togliere tutti questi dubbi nel mercato ma soprattutto nella nostra community.


Dove possono trovarli questi libri?

Sul nostro sito principale https://makers-academy.it/, li potranno trovare tutti i nostri prodotti.


Svelaci un tuo prossimo progetto…

Sto scrivendo un format di falegnameria, ma per non posso dire di cosa si tratta. Penso che lo inizierò tra qualche mese. Sarà un format da 8/10 puntate che uscirà settimana dopo settimana.

Questo lo posso spoilerare, vorrei riprendere in mano uno dei miei progetti che mi ha lanciato: “La bicicletta elettrica”. Avevo modificato una vecchia bicicletta, senza avere competenze e con una saldatrice prestata.

Oggi avendo più competenze volevo riproporlo in una serie di 2/3 puntate, un pò come quello del “Forno per le pizze” uno dei miei top progetti.


Dai qualche consiglio, qualche “pillola di saggezza” a chi per la prima volta vuole approcciarsi al mondo del Fai Da Te.

La passione, la passione fa svolgere tutto perché se non hai passione come fai dopo una giornata di lavoro a chiuderti in laboratorio. Tantissimi amici e persone che seguono il canale mi dicono che è una valvola di sfogo. Tanti che lavorano soprattutto al computer o comunque lavorano da seduti, quando vanno in laboratorio si distraggono, è proprio una valvola di sfogo.

Quindi la base è la passione.

L’attrezzatura per me è un problema secondario, nel senso che arriveranno man mano. Perché lo sappiamo le nostre passioni sono un pozzo senza fondo. Così è anche il fai-da-te, con il passare del tempo arriverà la saldatrice, il tavolo da saldatura oppure il classico banco sega per gli appassionati di falegnameria.


A proposito di banco da saldatura, oggi hai lavorato con un nostro tavolo da saldatura professionale. Che cosa ne pensi dell’utilizzo dei tavoli da saldatura?

È la svolta. Soprattutto con i vostri accessori. Noi abbiamo saldato un piccolo telaio e si capisce subito la svolta per quanto riguarda la standardizzazione del pezzo, ma anche semplicemente la messa in squadro.

Uno dei problemi per noi hobbisti e per chi si approccia per la prima volta a questo mondo è mettere a squadro un telaio. Nei nostri progetti che sia una ringhiera, un tavolo o una cornice, è sempre mettere a squadro la parte più difficile. Il banco ti semplifica del 90% la vita in queste operazioni. Quindi il banco da saldatura è la svolta.



GRAZIE Giuseppe per la tua disponibilità, continueremo a seguirti e a stare sintonizzati sui tuoi canali perché hai sempre qualche bella idea da realizzare!

 

COMPLIMENTI e BUONA FORTUNA!