Quale resina per calcestruzzo usare nelle zone sismiche?

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Quando si devono eseguire dei fissaggi su muratura con resine bicomponenti  occorre fare una scelta in base al supporto, il carico che si andrà ad applicare e le sollecitazioni a cui sarà sottoposta come il Sisma e la resistenza al fuoco,

Il calcestruzzo si classifica in base alla classe di resistenza e va da C12/15 a C50/60. Queste sigle significano: C= Calcestruzzo, il primo numero (es.12) la resistenza alla compressione di un provino cilindrico 150×300 mm e il secondo numero (es.15) la resistenza alla compressione di un provino cubico con lato da 150mm espresso in N/mm2.

E’ importante inoltre ricordare che il calcestruzzo normale, senza l’aggiunta di particolari additivi, raggiunge la sua resistenza massima solo dopo 28 giorni (Calcestruzzo Maturo).

Sarà possibile quindi installare l’ancorante, ed ottenere il valore nominale massimo, solo dopo che sia trascorso tale intervallo temporale. Il calcestruzzo presenta spesso delle fessure dovute al ritiro durante l’indurimento o alle sollecitazioni (calcestruzzo Fessurato) e quindi è necessario utilizzare degli ancoraggi specifici in grado di riespandersi all’apertura delle fessure.

La resina ancorante vinilica Fischer FIS SB 390 S è una soluzione universale idonea per l’utilizzo su calcestruzzo fessurato e non, certificata per zone sismiche con prestazioni C1. Inoltre è resistente al fuoco in classe R120 ed è idonea anche per installazioni a basse temperature fino a – 15°C.

Fischer ancorante chimico FIS SB 390 S per zone sismiche